I Palatucci


Chi è Giovanni Palatucci?



Nasce a Montella (AV) nel maggio del 1909. Partecipa al 14° corso per funzionari di Polizia e viene inviato a Genova come vicecommissario. Dal novembre 1937, quando è assegnato all’ufficio stranieri della Questura di Fiume, egli si prodiga a rischio della propria vita, per salvare da morte sicura moltissimi ebrei, fornendo permessi speciali, attuando azioni di depistaggio e favorendo la fuga all’estero e l’instradamento nei centri italiani meno esposti alle leggi razziali.  Giovanni Palatucci, attraverso una fitta rete di aiuti e con il supporto dello zio, riesce  a  salvare migliaia di profughi ebrei dai campi di concentramento duri, conducendoli fino al Convento di San Bartolomeo in un lungo viaggio della speranza, lontano dai luoghi dello sterminio.

La sua opera testimonia mirabilmente gli ideali in cui fermamente crede e resta fedele, fino al punto da essere deportato nel campo di sterminio di Dachau con numero di matricola 117826, compiendo il suo olocausto a soli 36 anni. Nel 1990 lo Stato di Israele lo ha riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”, nel 1995 gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria” da parte del presidente della Repubblica Italiana. La figura di Giovanni Palatucci è all’attenzione della Chiesa Cattolica per il processo di beatificazione, nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione ed è stato proclamato Servo di Dio. A Campagna, oltre all’intitolazione di una piazza e di una scuola, è stato di recente inaugurato il “Centro Studi – Giovanni Palatucci”, compreso nel più ampio progetto della realizzazione del Museo -  Itinerario della Memoria e della Pace a San Bartolomeo. Nel 2007 anche la Città di Campagna è stata insignita da parte del Capo dello Stato di Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Negli anni bui della deportazione degli ebrei verso i campi di internamento, tra lo zio vescovo e il nipote commissario si instaura una singolare intesa di solidarietà volta ad un’affettuosa azione di salvataggio di migliaia di perseguitati. Mons. Giuseppe Maria Palatucci benemerito dell’assistenza morale e religiosa degli internati, unitamente all’intera cittadinanza di Campagna, tratta fraternamente i prigionieri che vivono nei due campi di Campagna. Per tutto questo l’eminente presule è stato insignito della onorificenza della Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria” da parte del Presidente della Repubblica Italiana con la seguente motivazione: “Vescovo di elevate qualità umane e civili, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, si prodigava con eroico coraggio e preclara virtù civica nell’assistenza morale e materiale degli ebrei internati a Campagna, riuscendo a salvarne circa mille dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti. Fulgido esempio di coerenza, di solidarietà umana e di rigore morale fondato sui più alti valori cristiani e sull’intensa condivisione delle altrui sofferenze”. Campagna (SA) 1938-1944.

GIOVANNI E MONS. GIUSEPPE MARIA PALATUCCI.
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